L’invasione delle immagini: GUIDO BORSO, ALVIN SONIC & EMILIANO BERGOE

Tre fratelli nati da tre coppie di genitori diversi: Alvin, Emiliano e Guido sono l’esempio di un felice connubio tra amicizia e collaborazione.

Nati nel 1990, lavorano insieme per rispondere a un bisogno di creare qualcosa. Pur essendo i loro campi d’azione molto diversi (Alvin elabora immagini che trova in giro, Emiliano è un amante del lettering [e del vandalismo] e Guido si occupa di fotografia e video), riescono ad arricchire l’uno il lavoro dell’altro.

 

 

Tre fratelli d’arte, ma per una questione d’affiatamento o perché avete molto in comune?

Abbiamo 22 anni – Guido è il più anziano, ne ha 23 – e ci conosciamo da 20 anni. Oggi viviamo insieme nella stessa casa: Teodosio Squat Club. Siamo cresciuti nello stesso quartiere e siamo andati a scuola insieme fin dall’asilo. Siamo venuti su con gli stessi riferimenti trascinandoci a vicenda in diverse situazioni. Continuamo a confrontarci, ci scambiamo pareri e quasi sempre lavoriamo insieme; il più delle volte giochiamo senza prenderci troppo sul serio.

 

 

A livello creativo però preferite lavorare singolarmente o collaborare per un unico progetto?

Capita di intraprendere progetti personali, ma ci troviamo comunque molto bene a lavorare insieme. Ecco perché molte volte, anche se il lavoro è firmato con un nome solo, in realtà dietro c’è un po’ di ognuno. Non siamo solo noi tre comunque: facciamo parte di un collettivo molto più ampio di amici con cui spesso realizziamo qualcosa; dalla musica ai video, dalla microeditoria ai mercatini. È difficile descrivere bene chi siamo, non abbiamo ancora le idee chiarissime forse. Sicuramente ci divertiamo. Molte volte ci è capitato di usare nomi multipli per firmare le opere, ci diverte il fatto di avere più personalità e poterle portare avanti tutte senza scegliere quale sia quella che prevale. Altre volte invece è meglio non essere riconoscibili, quindi l’utilizzo del nome multiplo diventa una necessità oltre che una scelta.

 

 

Come vi rapportate con le immagini, per cui avete una particolare predilezione?

Guido è la scatola nera di bordo. Scatta fotografie e gira video continuamente, tutti i giorni. Ha miliardi di terabyte pieni di foto. Potremmo ripercorrere la nostra vita all’indietro se solo avessimo voglia di guardarle tutte.
Emiliano Bergoe è lo Svizzero. Ama la grafica, le lettere dell’alfabeto e i graffiti; inoltre ama guidare il suo taxi la sera e guadagnare i soldi per comprarsi le scarpe. Alvin Sonic suona il basso, disegna e raccoglie tutto ciò che vede per scomporlo e ricomporlo a suo piacimento: dalle cose trovate sull’internet ai poster delle serate peruviane strappati in via Padova.

 

Con quali premesse è nata la vostra fanzine? Pensate di essere rimasti fedeli all’idea iniziale?

Compriamo e raccogliamo fanzine in giro da quando siamo piccoli. La prima che abbiamo fatto si chiamava “Kreste”, avevamo 13 anni e recensivamo i dischi dei Derozer e dei Klasse Kriminale. “From Russia With Love” (rubala qui: http:/www.nuoviproblemi.com/fanze/frwl.pdf) invece l’abbiamo fatta appena siamo tornati da un viaggio in Russia. “From Milano With Amore” nasce sulla falsa riga di quella Russa. E’ stata realizzata con la stessa attitudine e gli stessi mezzi (fotocopie). L’unica differenza è il luogo geografico in cui sono state scattate le foto che abbiamo usato.

 

 

Ci descrivete un’immagine catturata, una frase e un materiale trovato per caso tra i vostri preferiti?

Che domanda difficile! Qualche mese fa abbiamo trovato una scritta gigante in piazza Loreto. Stavamo passando di lì in motorino quando ci siamo accorti che sopra la Coin era comparsa una frase semplice: LA NOIA. Ci siamo fermati a guardarla e Guido ha cominciato a scattare fotografie. La noia genera nuovi problemi, per questo cerchiamo di non annoiarci mai. Riguardo ad un materiale recuperato in giro non saprei… A pasqua siamo andati al mare e sulla spiaggia abbiamo trovato dei legni bellissimi. Ce n’era uno a forma di pistola e lo abbiamo raccolto. Spesso Alvin fotografa le frasi più assurde che trova scritte sui muri di Milano con lo spray. Questi sono dei piccoli assaggi:

“Tu vota che io distruggo tutto”
“Non votare – vai al mare”
Jennifer Lopez è comunista
Corona odia! Trezeguet non può sparare
Voglio vendetta
1+1=2 Bocciato senza voto non ammesso
 
 

Andrea Tata