Uno dei grandi onori e privilegi da parte di WOMADE è quello di conoscere un brillante artista e poterlo seguire, vederlo evolvere e persino mutare.
Eccoci con piacere a parlarvi di nuovo di Francesca Lolli e della sua fresca collaborazione con Mahmoud Saleh Mohammadi: la prima performer e video artist italiana, la cui ricerca recente si concentra sulla diversità di genere e i problemi socio-politici; il secondo invece è un artista iraniano che integra, attraverso una ricerca essenzialmente pittorica, installazioni e performances.
Dall’unione e interazione delle loro sensibilità artistiche sono nati diversi progetti, tutti ancora da scoprire.
Una nuova performance, un nuovo compagno di viaggio. Che ruolo hanno le collaborazioni nel tuo lavoro?
Ho sempre amato le collaborazioni, nel bene e nel male. Negli ultimi anni la mia ricerca si è più volte avvicinata e fusa con quella di altri artisti che ho percepito a me affini.
Quello con Mahmoud è a tutt’oggi un incontro molto importante. Ci siamo incontrati per caso all’inizio dell’estate; lui stava lavorando al progetto dello spazio, lo aveva preso in gestione da poco e lo stava pian piano sistemando. Ci siamo conosciuti e abbiamo scoperto di guardare nella stessa direzione, di avere lo stesso sogno: aprire uno spazio nel quale confluissero diverse forme d’arte da ogni parte del mondo. Una sorta di galleria volta alla diffusione dell’incontro creativo tra culture diverse. Oggi più che mai abbiamo bisogno di guardare alla diversità culturale come momento di arricchimento.
Il vostro nuovo spazio è nella “problematica” location di Viale Bligny 42. C’è un motivo per aver scelto quel preciso indirizzo?
Non c’è stato un motivo particolare per aver aperto Spazio Nour in viale Bligny 42, Mahmoud abita nello stabile da tempo ed è stato un attimo trovare lo spazio giusto.
Lasciando perdere il dove, arriviamo al cosa: cos’è Spazio Nour?
Ti risponderò citandoti il concept che usiamo sempre per parlare di Spazio Nour: è un neonato spazio artistico nel cuore di Milano, ricavato nel cortile interno di Viale Bligny 42, troppe volte noto per la ribalta della cronaca e oggi invece scelto come punto d’incontro per una riscoperta vitalità e partecipazione umana.
Spazio Nour nasce dalla necessità di dedicarsi alla creazione di un nuovo modello sinergetico che manifesti, in un progetto artistico, la confluenza e l’integrazione di diverse forme d’arte.
L’intenzione è quella di creare un luogo in cui sia possibile rispecchiare le infinite manifestazioni del sé, attraverso il dialogo tra ricerca individuale e realtà immediatamente vicina.
Aggiungo che Mahmoud ed io non siamo dei curatori nel senso stretto del termine: Spazio Nour in primo luogo è il nostro laboratorio, il nostro studio, ma le sue porte sono sempre aperte a chiunque abbia voglia di sperimentare nuovi linguaggi creativi o di proporci delle iniziative che abbiano a che fare con l’arte.
Per quanto riguarda la vostra presenza al prossimo WOMADE #8, cosa ci dovremo aspettare questa volta?
Senza anticipare la natura della performance, dico solo che sarà una performance rivolta alla partecipazione del pubblico – una sorta di ‘invito a cena’ – nella quale nessuno saprà cosa potrà succedere.
Salutandoci in un modo dolce e aperto, lasciaci una promessa, un impegno e un desiderio.
Una promessa, un impegno e un desiderio: non smettere mai di ricercare e di rimanere integra e fedele a me stessa.
FRANCESCA LOLLI & MAHMOUD SALEH MOHAMMADI live peformance at WOMADE #08
Sabato 18 ottobre 2014 – Chiostri di San Barnaba (Milano)
Andrea Tata